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La prima osservazione che scaturisce dalla lettura dell’ articolo de Il Secolo XIX del 13 Settembre, a firma di Dario Freccero, sulla questione dello Strumento Urbanistico Attuativo Zona C2 delle Rive, è il sensazionalismo con il quale viene presentata una vicenda urbanistica iniziata nel marzo 2003,durante la precedente Amministrazione Comunale, titolando “Il cemento dopo il rogo”, quasi a far intendere che dopo il tragico incendio del 2006 si sia avviata una pratica di lottizzazione su tutta l’area. Così non è, visto che questa Amministrazione Comunale ha ereditato lo Strumento Urbanistico e lo ha portato avanti ottenendo anche un contributo da parte della Regione Liguria, utilizzando i fondi della legge sul Social Housing, per la realizzazione di 14 appartamenti che l’Opera Pia darà in affitto a canone agevolato alle famiglie residenti che ne avranno titolo. Il funzionario Responsabile dell’Ufficio Urbanistica, rispetto alle affermazioni contenute negli articoli di stampa ha dichiarato di riservarsi ogni azione legale a tutela della sua immagine e dell’operato. Ha precisato altresì in una nota alla stampa che: “ In seguito ad una verifica eseguita dall’Ufficio Urbanistica, sulla base della documentazione prodotta dal Corpo Forestale dello Stato – Coordinamento Provinciale di Savona in data 12.03.2007 pervenuta in data 16.03.2007 al Prot. n. 3586 risulta che i mappali catastali rientranti nella perimetrazione del S.U.A. della Zona C2 non sono inseriti nell’elenco dei mappali catastali percorsi dall’incendio del 9/10 Settembre 2006. Per completezza evidenzia che i soggetti attuatori dello Strumento Urbanistico Attuativo della Zona C2 non hanno, ad oggi, depositato alcuna istanza per ottenere Permesso di Costruire per l’edificazione dell’area”. Successivamente alla conclusione dell’iter di approvazione del S.U.A. della zona C2 è pervenuto un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria da parte di un privato e l’Amministrazione Comunale , che si è costituita in giudizio, attende il pronunciamento del T.A.R. Il Sindaco ha, comunque, richiesto una relazione agli Uffici competenti sullo stato della pratica. Per quanto attiene al rischio di perdite di tempo, adombrato dalla minoranza, è opportuno ricordare che l’iter urbanistico avviato nel 2003 è praticamente rimasto fermo e, addirittura, nel 2004 il S.U.A. ha dovuto essere riadottato dall’Amministrazione Comunale precedente che aveva fatto scadere i termini per le controdeduzioni alle osservazioni. Spotorno lì, 16 Settembre 2008 LA GIUNTA COMUNALE DEL COMUNE DI SPOTORNO Scarica l'allegato
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