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Gli itinerari sono stati curati dall’Associazione Sentiero Blu, nata dal gruppo di istruttori sub che si sono specializzati nel corso Assistente naturalistico in campo marino presso il CPFP Varaldo della Provincia di Savona.

NOTA IMPORTANTE: Le immersioni all’Isola sono consentite solo se accompagnati da un Centro immersione autorizzato, e comunque mai di notte.

 

Il pifferaio – Sentiero notturno

Profondità: 18/20 metri

Grado di difficoltà: facile, indicata per neo brevettati ed immersioni notturne

Il lato dell’isola rivolto verso Spotorno presenta nell’altura una statua di ferro di un giovane uomo che suona il piffero ( 90° est). Ancorati nella baia ad una profondità di 6 metri iniziamo l’immersione

Di particolare interesse scientifico la presenza dell’Oculina Patagonica (specie di madrepore tropicale a scheletro calcareo). Questa specie, che vanta qui la sua presenza esclusiva rispetto a tutto il Mediterraneo, è visibile grazie la limitata profondità anche a chi pratica snorkeling ( profondità 2 metri dalla superficie).

 

 

La franata – Sentiero archeologico

Dal lato sud-est dell’isola (270°) ci si ancora nella piccola insenatura ad una profondità di 6 metri circa e si inizia l’immersione. L’interesse principale di questo sentiero è dato dalla presenza di reperti archeologici (soprattutto frammenti di anfore).

Ad una profondità di circa 24,5 metri incontriamo una prima ancora che risale presumibilmente tra il 6° ed il 12° secolo D.C. (tipo Kapitan D). A poca distanza ne troviamo una seconda (23 metri profondità) certamente più antica e databile attorno al 4° secolo D.C. (tipo Kapitan C o D). Infine a circa 10 metri di distanza da quest’ultima è possibile osservarne una terza (20 metri di profondita’ circa), rinvenuta dagli allievi del corso Assistente naturalistico marino della Provincia di Savona, non ancora databile con certezza.

 

 

Il canalone – Sentiero naturalistico

Profondità: massima 32 metri

Grado di difficoltà: impegnativa per sub molto esperti

Possibile presenza di correnti

Ancoriamo sul lato rivolto a nord dell’isola (30°) ad una profondità di 7 metri ed iniziamo l’immersione.

Di particolare interesse una spettacolare parete rocciosa completamente ricoperta di Parazoanthus ( margherita di mare ). La parete si estende da una profondità di circa 15 metri arrivando sino a 32. Sono frequenti gli incontri con Aragoste, Gronghi e grandi Scorfani rossi. Raro ma possibile l’incontro con enormi e stupende Rane pescatrici immobili sul fondale in attesa di una preda.

Inoltre in alcuni anfratti, alla profondità di circa 20 metri, è possibile imbattersi in piccole cernie e uova di calamaro attaccate alle pareti. Alla profondità massima sono numerosi i Cerianthus dalle colorazioni variabili tra il bruno ed il giallo oro. Risalendo incontriamo una zona ricca di spugne e numerose specie di Nudibranchi.

 

 

La secca dei gronchi – Sentiero naturalistico

Profondità: massima 28 metri

Grado di difficoltà: impegnativa per sub molto esperti

Possibile presenza di correnti

Nello specchio antistante la galleria di Noli, a circa 300 metri a largo, ci ancoriamo ad una profondità di circa 24 metri. La secca è formata da 4 scogli.

E’ consigliabile essere accompagnati da guide locali in quanto il percorso presenta difficoltà di orientamento in acqua. Dopo aver ancorato sulla sommità dello scoglio più grande (24 metri prof.), ci immergiamo ed una volta raggiunto il fondo pinneggiamo per circa 60 metri a 120° sino a raggiungere uno scoglio riconoscibile per la presenza di una Pinna Nobilis (28 metri prof.). A questo punto ci dirigiamo verso nord/nord-est (40°) per circa 40 metri e troviamo il terzo scoglio (26 metri prof.). Qui incontriamo conchiglie (Luria Lurida), Granceole e Cernie, Cipree e Madrepore. Ci dirigiamo a sud/sud-ovest (240°) verso il 4° scoglio, il più grande (28 metri prof.), dove troviamo numerosi Cerianti, Spugne e Biozoi. Da questo punto, proseguendo a sud (180°) ritorniamo al primo scoglio dove abbiamo lasciato l’ancora e riemergiamo.

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