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Il Comune di Spotorno aderisce alla campagna nazionale “Posto Occupato”

Spotorno, 14 marzo 2014

Nella sera di venerdì 14 marzo si è tenuto il Consiglio Comunale a Spotorno. Al primo punto dell'ordine del giorno la condanna al fenomeno del femminicidio con l'adesione alla campagna nazionale “Posto Occupato”, impegnando il Sindaco, lGiunta ed il Consiglio tutto ad una netta condanna del fenomeno della violenza contro le donne. L'Amministrazione a valle di questa delibera, approvata all'unanimità, avvia la buona pratica di riservare in tutte le manifestazioni comunali una poltrona dove esporre lapposita locandina come segno di condanna del fenomeno di solidarietà per le vittime.

Posto OccupatoConsiglio Comunale del 14 marzo 2014

Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul treno, a scuola, in metropolitana. E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, per simbolizzare un’assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l’incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un “amore” che altro non è che disprezzo. Con un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di proprietà. Il Sindaco interrompe ad un certo punto il Consiglio momentaneamente per far intervenire la signora Cristina Ricci, Presidente Associazione Spiega le ali di Spotorno, per un intervento mirato sulla violenza verso le donne. Vengono presentati al Consiglio anche cifre, a livello nazionale, relative alle percentuali di denunce e sui costi sostenuti dalle Amministrazioni locali per rimediare alle violenze ormai compiute. Posto Occupato è partito il 29 giugno scorso dall’anfiteatro della villa Comunale di Rometta (Messina), luogo di nascita di Maria Andaloro, editore della rivista online “La Grande Testata” e ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto. La speranza di Posto Occupato è che il “contagio” si estenda anche alle altre città italiane, e che le Istituzioni, i Comuni, i Servizi di ogni genere e i luoghi di aggregazione sociale raccolgano l’invito a riservare un “posto” in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza.  
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