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Sede e contatti

"SS. Annunziata e S. Caterina" Via SS. Annunziata 15 17028 SPOTORNO SV email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informazioni

La posizione è certo molto suggestiva; a Spotorno, in via SS. Annunziata, 15, si trova l'oratorio dedicato – appunto – all'Annunciazione di Maria Vergine. La costruzione è sede dell'omonima Confraternita e di ciò si ha notizia da una copia del verbale di riunione datato 17 Gennaio 1617, approvato dal governatore di Savona il 9 Maggio 1670, il quale si trova allegato ad una copia dei Capitoli. La Chiesa ha un'origine incerta: alcuni elementi fanno pensare che sia stata eretta tra la fine del secolo XVI e l'inizio del secolo XVII; recentemente, durante un sopralluogo per accertare le condizioni del tetto di copertura dell'Oratorio e della volta su cui poggia, alla base di un pilastro di sostegno della struttura è stata rinvenuta una data (1665) che potrebbe indicare l'anno effettivo di costruzione della Chiesa. Oggi forse, parlare di Confraternite, di Confratelli, di persone che si riuniscono e decidono di avere come loro principale scopo il mantenimento delle opere d'arte tramandate dagli avi e, al tempo stesso, l'opera di volontariato per mantenere vive quelle tradizioni di fraternità e amore fra tutti i cristiani, beh, può sembrare anacronistico. Basta però varcare il cancello e transitare per il sagrato – rifatto completamente a nuovo tra il 1998 e il 1999 – e subito ci si sente attratti da questa piccola ma deliziosa chiesa, posta sulla prima collinetta, subito alle spalle del vecchio borgo marinaro. La pianta della chiesa è tradizionale: si tratta appunto di un oratorio a navata unica con ai lati le panche per i Confratelli e nel mezzo le sedie per i fedeli: arredamento tipico dei Disciplinati. La pianta è centrale e vi si trovano due altari ai lati di quello principale; sulla destra vi è una nicchia che custodisce la Cassa dell'Annunciazione, opera attribuita alle felici e operose mani di Anton Maria Maragliano – e recentemente restaurata con magistrale abilità dello studio Marchi di Genova – che raffigura una Madonna quasi stupita dalla presenza dell'Angelo che le annuncia il suo futuro: lo sguardo di Maria sembra domandare: ma sono proprio io ? Non merito tanto … E pensare che la statua, negli anni, è diventata la Patrona di Spotorno. I commenti comunque sono personali: ognuno può pensare quello che vuole, anche solo che si tratta di un'opera d'arte avulsa da significati religiosi. Resta comunque il fatto che non si può rimanere in silenzio di fronte a questa realizzazione. Che, d'altra parte, non è la sola: ai lati dell'ingresso si possono osservare quattro Crocifissi professionali, per intenderci quelli che sfilano, durante l'estate, portati dai “cristanti” nelle Processioni che si svolgono in tutta la provincia di Savona – e anche fuori di essa. I Confratelli hanno dato loro un nome: il primo a sinistra è quello dedicato all'oratorio: la SS. Annunziata (circa 70 kg.); di fronte campeggia La Croce più grande e maestosa (circa 85 kg.): quella realizzata nel 2000 in occasione del Giubileo: A fianco di quest'ultima si trova quella dedicata a S. Caterina (circa 85 kg. anche lei)– l'altro oratorio di Spotorno: ne parleremo in seguito – e, di fronte a quest'ultimo, la Croce che più di tutte “viaggia”: quella che i cristanti portano spesso in processione (circa 60 kg.); necessita di un deciso restauro e presto – speriamo – lo otterrà, ma è quella, in fondo, alla quale siamo più affezionati: e la chiamiamo “il trasferta” apposta per il compito che assolve, per la verità in modo molto dignitoso ed efficace. A volte in Chiesa campeggia anche una Croce più piccola ma non per questo meno suggestiva: è quella meno adorna di argenti e, in fondo, più vicina al vero spirito cristiano di semplicità ed umiltà; noi la chiamiamo affettuosamente “Cristo della Salute”. Pesa poco più di trenta kg ed è caratterizzata da una immagine di Gesù spirante, quindi non ancora morto con il capo reclinato, ma quasi in attesa di una risposta divina e sembra quasi trovarsi nel momento in cui grida “Dio mio, perché mi hai abbandonato”. Alcuni, in verità non a torto, pensano che si tratti della Croce più bella di tutte. Ma si sa, nel campo artistico non basta definire un'opera “bella”: bisogna anche definirne le motivazioni, che non devono mai essere personali ma devono incarnare una schietta obiettività. Nell'oratorio però non ci sono solamente gruppi lignei o Crocifissi: molti sono anche i quadri, risalenti tutti tra il quindicesimo e il diciottesimo secolo: adornano l'Oratorio alcuni prestigiosi quadri di pittura genovese seicentesca, l'artistica “cassa” professionale della “SS. ANNUNZIATA” e numerosi “ex voto” marinari: dipinti di scene di mare, nei quali, curiosamente, non appare mai la figura della Divinità Salvatrice, e modellini di velieri realizzati, vuole la tradizione, da singole persone per devozione dovuta a particolari grazie richieste ed ottenute.. Entrando in Chiesa, a cominciare dalla parete destra, si trova un quadro di pittore ignoto, di stlie seicentesco, raffigurante L'ANNUNCIAZIONE. Proseguendo si vede lo SPOSALIZIO DI MARIA SS. E S. GIUSEPPE, firmato da Giulio Benso di Pieve di Teco e datato 1659. In fondo, vicino all'altare di destra, si trova la NASCITA DI MARIA SANTISSIMA, opera di Giovan Battista Merano (1632-1700). Nella nicchia è presente L'ANNUNCIAZIONE, scultura lignea, opera di Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739). Sull'altare maggiore, in una apposita nicchia, si trova il gruppo ligneo MADONNA E ANGELO NUNZIANTE, pregevole opera cinquecentesca, di fattura molto semplice e ancora non pregiatamene adorna e delicatamente mossa come quella del Maragliano. In essa l'angelo e Maria occupano posizioni ben precise e definite, quasi, se si vuole, isolate fra di loro, mentre il Maragliano inserisce le due personalità in un campo molto movimentato, quasi pulsante, nel quale non si riesce a capire quale delle due figure sia quella che si erge di più, quella più importante. Ai lati dell'Altare Maggiore si trovano due altari minori, ornati con le statue di S. Sebastiano e S. Rocco. Proseguendo dall'altare verso il fondo della chiesa, a sinistra, sulla parete sinistra troviamo l'affresco LA NATIVITA', di Domenico Piola, le cui firma e data (1669) sono visibili in basso sulla raffigurazione di un barile. Segue l'affresco L'ASSUNZIONE, ancora di Domenico Piola, la cui firma e data (1664) è visibile in basso vicino alla raffigurazione di una chiave. In fondo alla chiesa si trova un affresco di pittore ignoto raffigurante la Crocifissione, sempre del periodo seicentesco. Sopra l'ingresso si trova una grande tela della CENA DOMINI di Giovan Battista Rosso (1512-1604). Da pochi giorni è possibile ammirare, alla destra dell'altare principale, anche un quadro raffigurante L'ANGELO CUSTODE, di ignoto autore seicentesco. Questo quadro un tempo si trovava nell'oratorio di S. Caterina, entrando a sinistra; grazie all'intervento della Sovrintendenza alle Belle Arti di Genova, è stato oggetto di radicale restauro ed è stato collocato presso l'oratorio della SS. Annunziata perché, purtroppo, l'oratorio di S. Caterina è spesso chiuso e anche esso … necessiterebbe di urgenti restauri strutturali: sarebbe un vero peccato che la forte umidità che trasuda dai muri dell'oratorio vanificasse la pregevole opera di valorizzazione del quadro Quasi tutte queste opere sono state restaurate negli anni scorsi grazie all'opera fondamentale della Fondazione CARISA, con l'avallo dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Genova. Caratteristica comune a tutti gli oratori sono poi gli “ex voto”. E anche l'oratorio della Santissima Annunziata non viene meno a questa tradizione: lungo le pareti della chiesa e all'interno della nicchia che conserva la Cassa si possono osservare degli “ex voto” che rimandano un po' a tutta la storia della Confraternita. Si va dal classico cuore in argento al quadro raffigurante una guarigione,, per non parlare poi dei meravigliosi modellini di nave, realizzati dagli spotornesi che, per lo più per il loro lavoro di pescatori, uscivano in mare sempre, con tutti le condizioni meteorologiche, buone o avverse, e per i quali il rientro sani e salvi a casa speso era da addebitare ad un benevolo intervento divino. Da qualche anno questi modellini sono stati messi dentro alcune bacheche costruite apposta. Questo soprattutto per tutelare gli oggetti, molto pregiati, dalle intemperie e dal la polvere che il tempo purtroppo deposita loro sopra. Inoltre essi sono stati tutti schedati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti, e questa opera di elencazione li tutela dall'oblio che il tempo potrebbe loro causare. In verità l'oblio sta cominciando a far sentire il suo devastante effetto nei confronti dell'altro Oratorio presente a Spotorno, quello dedicato a Santa Caterina, che sovrasta, seppur con la sua piccola pianta centrale, il parco Ponticello. La carenza di parroci, i problemi gestionali della Confraternita e, forse, uno spirito cristiano un po' indebolito hanno fatto sì che, negli anni, questa piccola chiesa sia stata progressivamente “dimenticata” e oggi vi si celebrino due o tre funzioni all'anno, oltre alla recita del SS. Rosario nel mese di Maggio e in occasione di qualche veglia funebre. La costruzione non presenta, in verità, molti motivi di attrazione turistica, se si esclude la lunetta in ardesia posta sopra la porticina di ingresso laterale, che probabilmente risale al 1400 e raffigura gli “incappucciati”, i confratelli di tanti secoli fa, nello svolgimento di una funzione. Si può osservare che la finestra sopra alla facciata principale, a forma di croce greca, “anticipa” in un certo senso, quella che sarà la pianta interna della chiesa, a croce greca con un delizioso coro tutto intorno alle pareti e un altare piccolo ma suggestivo, sopra il quale campeggia un piccolo ma molto bel crocifisso. Si deve comunque ancora ricordare che, negli anni d'oro, per così dire, delle Confraternite, la Chiesa di S. Caterina era la sede della seconda Confraternita di Spotorno. Proprio così: a Spotorno erano presenti – e operanti – due confraternite. I confratelli, con il passare del tempo, hanno deciso di unire i loro sforzi, fino a rimanere, come oggi, riuniti tutti nell'unica confraternita rimasta, quella della Santissima Annunziata, che cerca di gestire entrambi gli oratori. Una descrizione molto sommaria potrebbe concludersi qui; in fondo non siamo degli esperti di arte o di storia e ci limitiamo a parlare di ciò che conosciamo. Ma tutto ciò viene amministrato da una Confraternita, composta da più di centoventi iscritti ma che in realtà annovera come assidui e presenti frequentatori – purtroppo – non più di una ventina di persone, che si dividono equamente le “cariche” necessarie per l'ordinaria amministrazione; priore, vice priore, segretario, cassiere, consiglieri, responsabile della Cassa, responsabile dei Cristanti e dei Crocifissi, responsabile dei rapporti con il parroco, sono tutti compiti che ogni anno vengono ridistribuiti mediante regolari votazioni alle quali partecipano tutti gli iscritti. Ovviamente queste “cariche”, pur fondamentali ed importanti per il regolare funzionamento della Confraternita, non hanno valore “politico”: il Priore non “comanda” alcuno, ma serve a coordinare tutti i Confratelli, che decidono sempre in comunità e comunque cercando di essere anche in armonia durante i consigli direttivi, convocati a seconda delle necessità. Abbiamo parlato delle attività dell'oratorio. Ma quali sono? Innanzi tutto la Santa Messa: tutte le Domeniche alle ore 9.00 – nei mesi di Luglio e Agosto alle ore 8.00 - , viene celebrata dal parroco di Spotorno, don Beppe, che da qualche tempo viene aiutato nella sua opera pastorale da don John,. Essi, tutte le Domeniche, portano fra le mura dell'oratorio la Parola di Dio, commentata con dovizia di parole e precisione nei concetti, e grazie al quale, in fondo, l'Oratorio assolve al suo compito principale. Non dobbiamo dimenticare però il coro, valida colonna che contribuisce a rendere ancora più suggestiva ogni Celebrazione Liturgica, e il gruppo dei cristanti, o portatori di Crocifissi, che si allenano ogni settimana per portare negli appositi “crocchi” le Croci descritte in precedenza, durante le varie processioni che si susseguono nei paesi limitrofi per tutte l'estate. Per non parlare dei portatori della Cassa, i quali non hanno bisogno di allenamenti continui, ma sono sempre presenti in massa nei giorni precedenti la Festa del Paese e grazie a loro la magnifica composizione lignea del Maragliano può essere ammirata da tutti gli spotornesi e tutti i turisti interessati che una volta l'anno si ritrovano insieme durante la Processione. A coordinare l'attività dell'Oratorio provvede un consiglio direttivo, composto dai confratelli che più di altri, per passione o semplicemente … per maggior tempo libero partecipano e gestiscono le attività. La riunione di questo consiglio è pressoché mensile, anche se, in prossimità della Festa patronale, capita di riunirci anche una volta alla settimana. I membri del consiglio cambiano ogni anno, o meglio cambiano i compiti perché le persone, purtroppo … sono sempre le stesse; e questa è una tradizione utile: ognuno si adopera in compiti vari e capisce così quali sono le difficoltà dell'altro, in modo tale da non giudicare gli altri prima di essersi giudicato da solo. Certo, lo si è detto: i Confratelli ci sono e si impegnano. Ma la necessità di nuovi stimoli, nuove forze, giovani che abbiano voglia di impegnarsi è sempre forte. Da molti anni ormai si assiste ad un sempre maggiore allontanamento della gente – e dei giovani – dalla Chiesa e da tutte quante le attività ad essa correlate. Sarebbe auspicabile una inversione di tendenza, che noi tutti desideriamo e aspettiamo, cercando, da parte nostra, di impegnarci al massimo per dare il “buon esempio”.D'altra parte, quando tra le persone che si riuniscono con uno scopo come il nostro esistono rispetto reciproco, collaborazione, identità di diritti e doveri e, soprattutto, voglia di fare, anche se i risultati, a volte, sono un po' avari, tuttavia lo spirito di gruppo è forte, così come forte risulta essere la voglia di non farsi mai prendere dallo sconforto ma di vedere sempre il lato positivo in ogni situazione. E possiamo garantire che, quando alla fine si ottiene qualche risultato, la soddisfazione morale è tanta. Alla fine di ogni processione i Cristanti sono lieti di avere fatto il loro dovere di portare in Processione l'immagine del Cristo; in particolare quest'anno tutti siamo stati lieti quando la Cassa del Maragliano è stata restaurata, grazie soprattutto al fattivo intervento del Lions Club di Spotorno-Voze-Noli-Magnone. Non so se chi abbia avuto voglia di incominciare a leggere questo scritto sia arrivato fino qui. Ce lo auguriamo e, soprattutto, speriamo che presto venga a farci visita nell'Oratorio: le parole sono belle, ma i fatti e le azioni rendono tutti più soddisfatti. Per queste persone riportiamo di seguito alcune notizie forse utili: • L'oratorio è aperto tutte le Domeniche per la Messa delle ore 9.00 – Luglio e Agosto alle ore 8.00 - ,preceduta dalla recita del SS.Rosario, circa 30 minuti prima della Funzione. Al termine della Messa i Confratelli rimangono nell'Oratorio per circa un'ora. • Di norma al Giovedì sera alle ore 21.00 i Cristanti si esercitano nel loro compito, per circa due ore. A volte si prova il Mercoledì, mentre di solito le prove sono sospese da Dicembre ai primi di Marzo. • Il Coro prova il Martedì ed il Venerdì alle ore 21.00 • La Festa Patronale del Paese si svolge il 25 di Marzo – Festa della SS. Annunziata – e viene “ripetuta”, per così dire, il terzo sabato del mese di Giugno, giorno in cui si tiene anche la Processione per le vie del paese con la Cassa e gli Artistici Crocifissi. Ovviamente noi Confratelli siamo a disposizione per ogni eventuale informazione aggiuntiva. Scarica la brochure in formato PDF
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