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** Anniversario della Liberazione d’Italia **

Il numero totale di attualmente positivi è di 105.847, con 680 assistiti IN MENO rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.102 sono in cura presso le terapie intensive, con 71 pazienti IN MENO rispetto a ieri. Sempre tra gli attualmente positivi, 21.533 persone sono ricoverate con sintomi, con 535 pazienti IN MENO rispetto a ieri. Rimangono 82.212 persone, pari al 78% degli attualmente positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono purtroppo 415 e portano il totale a 26.384. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 63.120, con un incremento di 2.922 persone rispetto a ieri. In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 25 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 195.351, con un incremento rispetto a ieri di 2.357 nuovi casi.
Continuano perciò i buoni segnali registrati nella settimana scorsa con il calo delle terapie intensive e dei ricoverati con sintomi, il calo complessivo degli attualmente positivi e i quasi 3.000 guariti al giorno. Ma ancora troppi decessi, altri 415 in un solo giorno con la Lombardia e il Piemonte che hanno più della metà di tutte le vittime registrare in Italia. Il bollettino del 25 aprile consolida il contenimento del contagio, che ormai da una decina di giorni segue un trend in discesa, ma conferma anche quello che gli scienziati ripetono da tempo: ci vuole tempo per uscire dall'emergenza e l'ultimo indicatore a calare sarà proprio quello relativo alle vittime.

Ed è questo il motivo per il quale anche il Commissario straordinario Domenico Arcuri si accoda alla lunga lista di coloro che predicano prudenza in vista della Fase 2.
"Non abbiamo ancora vinto - dice - oggi è la festa della Liberazione, ma, che tutti lo capiscano, non ci siamo ancora liberati dal virus. Non siamo ancora al 25 aprile nella guerra contro questo nemico. Non abbiamo riconquistato tutte le nostre libertà". Se si esclude il dato relativo alle vittime, però, i numeri dicono che la battaglia sta andando nella giusta direzione. Altri 850 malati in meno, con il totale sceso a 105.847; altri 71 pazienti in meno nelle terapie intensive, che portano il numero complessivo a 2.102, un numero che non si registrava dal 17 marzo; 535 malati che non sono più ricoverati negli altri reparti degli ospedali e che fanno scendere il totale a 21.533; i guariti che ormai da una settimana sono costantemente sopra i duemila al giorno (oggi 2.622) e che sono complessivamente 63.120.


** Fase 2 **
“Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2", ha detto ancora il Commissario Arcuri sottolineando che al momento sono stati distribuiti 138 milioni di mascherine e che le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini.
Arcuri ha poi annunciato che è stato siglato un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno.
Macchine che lo Stato acquisterà. "Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno".
Il Commissario ha poi ricordato che la distribuzione riguarda i dispositivi per determinate categorie - sanità, parasanità, servizi pubblici essenziali, forze di polizia e forze armate - Il sistema di approvvigionamento sta funzionando e vengono distribuite alle Regioni “più mascherine di quelle che servono". Un fabbisogno che per il momento è stato soddisfatto con le importazioni.
Ma un "grande paese - ha aggiunto Arcuri - non può dipendere per sempre dalle importazioni la salute non può dipendere dall'orario di atterraggio dei cargo e dal contenuto che è nelle loro stive, non può dipendere dalle guerre commerciali e da speculatori senza scrupoli". Ecco perché l'Italia deve fare da sola. Al momento, ha detto ancora, ci sono 106 imprese che stanno riconvertendo gli impianti, cinque delle quali hanno già sottoscritto un contratto con lo Stato. Inoltre, ieri è stato siglato un accordo "con due grandi imprese italiane che stanno producendo 51 macchine utensili che serviranno a produrre mascherine nel nostro Paese. Queste 51 macchine - ha spiegato - produrranno da 400mila a 800mila mascherine al giorno. Noi compreremo queste macchine e utilizzeremo luoghi pubblici per produrre le mascherine". E c'è poi un'altra azienda italiana che ci ha dato disponibilità ad accogliere una parte delle macchine e mettere quote dei suoi operai a produrre".

Sul tavolo il rebus delle riaperture con al centro la questione degli anticipi a lunedì 27 aprile. Si lavora anche al tema dei trasporti e quindi alla sicurezza sui mezzi: termoscanner negli scali e nelle stazioni, nonché allo studio anche mascherine e distanziamento non in alternativa.
Si dovrebbe svolgere domani in mattinata la cabina di regia tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli enti locali sulla fase 2 dell'emergenza coronavirus. La riunione era inizialmente prevista per questa sera ma il capo del governo, prima di incontrare le delegazioni di Regioni, Anci e Upi, attende l'arrivo del documento del Comitato tecnico-scientifico su alcuni nodi legati alle riaperture dal 4 maggio. In queste ore sono frequenti, inoltre, i contatti tra Conte e il capo della task force per la fase 2, Vittorio Colao.


** Liguria **
Veniamo alla situazione Ligure, oggi contiamo 32 nuovi positivi per un totale di 4.904 persone attualmente positive al Covid-19 in Liguria. Di questi, sono 2.591 i pazienti a domicilio senza sintomi o con sintomi lievi (1 più di ieri) e 842 gli ospedalizzati con sintomi (5 MENO di ieri), di cui 83 in terapia intensiva (4 MENO di ieri). Purtroppo oggi sono 17 le persone decedute per un totale di 1.091 decessi.
I guariti oggi sono 115 per un totale di 2.775 da inizio epidemia.

Da lunedì in Liguria "partiranno alcune misure attente e scrupolose per dare un po' di fiato alla nostra economia e anche alla nostra vita", ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti, in merito all'ordinanza con cui allenterà in regione già dal 27 alcune delle limitazioni legate all'emergenza Covid-19. Si tratta, ha spiegato, di "uscire a fare qualche passo, qualche sport, che vuol dire anche aiutare la salute, minacciata dalla troppa immobilità, oppure consentire ai ristoranti di offrire take away: vuol dire dare ai ristoranti un piccolo passo al ritorno alla normalità. il cammino sarà lungo, ma è bene partire. Per il futuro si tratterà di tenere prudentemente d'occhio la curva dei contagi, uno dei valori alla base della ripartenza", ha spiegato Toti. Servirà "una fortissima educazione dei cittadini e dei lavoratori all'uso dei dispositivi di protezione e anche ai comportamenti. Dobbiamo pensare che continueremo a convivere con il virus per ancora molto tempo".


** Savona **
Nella provincia di Savona ad oggi contiamo 809 persone positive (48 più di ieri), con 138 ricoverati con sintomi (3 più di ieri) e 10 ricoverati in terapia intensiva (uno MENO di ieri). In ultimo sono 658 le persone in sorveglianza attiva a domicilio in quanto potenziali contatti di persone positive (615 MENO di ieri), il che qualifica ancora Savona come la provincia con il numero più alto di sorveglianze attive ma scendiamo in un sol giorno dal 52% del totale al 35% (sempre un 10% teorico di troppo ma molto meglio).
Non tutte le 615 persone che hanno terminato oggi la sorveglianza attiva l’hanno iniziata 14 giorni fa quindi qualunque ipotesi non sarebbe nulla di più di una poco utile illazione. Se ne avremo la possibilità cercheremo di avere spiegazioni su questo dato che comunque ora rientra nei limiti e riguarda tutto sommato dei ricoveri cautelativi e NON dei casi positivi.
@Antonio Rovere


*** Spotorno ***
Arriviamo dunque alla nostra Spotorno - la situazione a Spotorno è sostanzialmente invariata rispetto a ieri, si aggiunge solo una persona in isolamento fiduciario in quanto rientro da Londra per cui dovrà rimanere a casa in quarantena per 14 giorni come rientro dall’estero.

  • 1 persona positiva al corona virus, ricoverata in ospedale ad Albenga - sta bene ed è in via di guarigione -
  • 2 persone in isolamento obbligatorio (probabili contatti di persone positive)
  • 1 persone in isolamento fiduciario (rientri dall’estero)
  • 0 (nessuno) ospiti delle residenze per anziani di Spotorno


** Bimbodance **
Si è svolta oggi sabato 25 aprile la seconda edizione della "bimbodance itinerante", grazie al coordinamento di Croce Bianca e AIB Spotorno, con il supporto degli educatori di Progetto Città della ludoteca Arbaxia di Spotorno. Il tour si è svolto dalle 15.00 con partenza dalla sede della Croce BIanca e ha seguito un itinerario per le principali vie di Spotorno e delle aree periferiche. La musica è stata l'invito ai bambini e adulti ad uscire sul balcone o affacciarsi alla finestra per ballare insieme ai militi delle associazioni e alle educatrici di Progetto città.
Sono stati anche raccolti alcuni disegni elaborati dai piccoli: saranno conservati presso la sede della Croce Bianca ed esposti virtualmente sulla pagina Facebook della Croce Bianca. Il tour si è concluso nel fine pomeriggio, raccogliendo consensi, applausi e tanti sorrisi. Un grazie ai militi che hanno animato tutto il pomeriggio portando la musica a casa delle famiglie e un grazie ai bambini e adulti che diligentemente hanno atteso la carovana musicale.


** 25 Aprile **
Si è tenuta questa mattina la cerimonia per la Festa della Liberazione, seppure in misura molto ridotta a causa delle limitazioni per il coronavirus. Trovate le riprese video della cerimonia qui sul profilo Facebook. Nel fare nuovamente a tutti voi i miei più sinceri auguri per l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo, vi lascio il testo del discorso che ho tenuto oggi in piazza.

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Spotorno, 25 Aprile 2020 - Piazza della Vittoria ore 11.00 -
Miei cari Spotornesi
Quest’anno la cerimonia del 25 Aprile - Anniversario della Liberazione d’Italia - deve sottostare alle limitazioni previste a causa del coronavirus.
Anche in questo frangente però non si smentisce il 25 Aprile, è così tanto ed intimamente legato agli Italiani ed a questa nostra libera, meravigliosa e democratica Italia da sottostare alle nostre stesse limitazioni per il nostro stesso bene.
Così la vogliamo vivere, pubblicamente in sicurezza con tutte le cautele che questa epidemia impone, ma personalmente in maniera ancora più profonda consci e grati dei sacrifici di chi quei momenti li ha vissuti 75 anni fa.
Negli ultimi anni questa importante celebrazione è stata spesso causa di divisioni politiche, ma non dobbiamo dimenticare MAI che dalla liberazione e da quei drammatici momenti nacque l’Italia che oggi consegniamo ai nostri figli, l’Italia libera e democratica che ci ha visti nascere e ci ha cresciuto, insieme al regalo più importante che la liberazione ci ha lasciato: non solo la Libertà - già di per se dono immenso - ma lo strumento per rimanere liberi e per consegnare questo dono alle future generazioni immutato nella sostanza e nello spirito: la Costituzione della Repubblica Italiana.
Ma in questi momenti in cui gli attori principali della guerra di Liberazione sono tra i soggetti più a rischio di questa epidemia, dobbiamo cogliere ancora di più l’importanza, il dovere morale, di passare il testimone di quanto accaduto e dei sacrifici costati così tanto alle future generazioni in modo che tale sacrificio possa essere compreso e il dono che ne è nato possa essere tutelato e rispettato.
Perché se è vero che la Libertà guadagnata a così caro prezzo è un valore che molti possono permettersi di dare per scontato è anche vero, per fortuna, che i Partigiani continuano ad esistere.
Chi ha combattuto e vissuto quei momenti ha passato il testimone ad altri che continuano a raccontare le loro storie ed i loro sacrifici, perché oggi è così che dobbiamo difendere la Libertà e la memoria della Liberazione dal Nazi Fascismo,
dobbiamo difendere l’onore ed i sacrifici delle tante donne e dei tanti uomini che hanno combattuto da chi non li ricorda o da chi vuole approfittare del passare del tempo per dimenticarli.
Solo così saremo sicuri di lasciare ai nostri figli la Libertà ma anche la memoria di quanto accaduto come valido strumento per far si che nessuno in un amaro futuro che speriamo non venga mai, gliela porti di nuovo via.
Ricordando l’altissimo valore di quei sacrifici potremmo far comprendere a fondo la sconfinata importanza del risultato ottenuto.
Ricordando ed onorando la sofferenza e la morte di tanti giovani e meno giovani per regalare la libertà a chiunque potremo meritarci quell’enorme regalo. Per questo Noi saremo li, a fianco dei Partigiani che purtroppo non sono più con noi, a proseguire la loro battaglia ed fare la nostra parte, Partigiani noi stessi custodi delle tantissime storie di sofferenze e di sacrifici personali che, tutte insieme, ci hanno portato ad essere quello che siamo. Saremo nelle scuole, nelle piazze, nelle assemblee e dovunque sia necessario ricordare il 25 Aprile e la riconquistata Libertà!
W l’ITALIA, W il 25 Aprile, W la Resistenza!
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Anche con l’edizione della festa della Liberazione d’Italia siamo giunti alla fine, ci rivediamo domani sera, buona serata!

 

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